Indicazioni per le Ferite da Taglio – La Regione Lombardia, con Deliberazione n. X/3381 del 10 aprile 2015, ha approvato il documento “Linee di indirizzo per l’attuazione del D.Lgs. 19 febbraio 2014, n. 19 recepimento della Direttiva Europea 2010/32/UE in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario”.

Il documento intende fornire agli addetti del settore ospedaliero e sanitario un utile strumento per la corretta gestione del rischio biologico derivante dall’utilizzo professionale di dispositivi medici taglienti o acuminati con soluzioni tecniche, organizzative e procedurali atte a prevenire tale rischio biologico.

La Deliberazione evidenzia un aspetto importante: “il processo di valutazione del rischio biologico, in ambito ospedaliero e sanitario, non deve mai presumere inesistente un rischio, anche in assenza di eventi infortunistici, ma considerare i fattori condizionanti il rischio stesso, quali in sintesi:

  • l’individuazione degli operatori esposti o potenzialmente esposti;
  • le condizioni di esercizio delle attività clinico/assistenziali e alberghiere;
  • la tipologia di pazienti assistiti;
  • le possibili modalità di trasmissione dell’agente patogeno;
  • l’ambiente e l’organizzazione del lavoro;
  • le modalità di eliminazione e smaltimento dei rifiuti.”

L’adozione di aghi e taglienti a scomparsa o protetti è, ad oggi, la migliore soluzione tecnica mediante cui prevenire le ferite da taglio o le punture ma è importante sottolineare che la sola sostituzione con dispositivi sicuri non può essere l’unica misura da intraprendere per eliminare il rischio.

Le Direzioni sanitarie devono quindi intraprendere un’attenta valutazione del rischio specifico al fine di definire un piano di intervento che tenga conto delle seguenti azioni:

  1. eliminazione di prassi operative comportanti l’uso di oggetti taglienti o acuminati al fine di una loro sostituzione, ove possibile;
  2. effettuazione di controlli tecnici per l’adozione di dispositivi muniti di meccanismi di protezione e di sicurezza;
  3. adozione di sistemi di lavoro sicuri definendo ed attuando procedure per l’utilizzo e lo smaltimento, in sicurezza, dei dispositivi acuminati o taglienti;
  4. revisione periodica delle prassi operative, a garanzia di un completo aggiornamento
  5. dell’informazione e della formazione dei lavoratori;
  6. monitoraggio degli operatori esposti e dell’incidenza infortunistica successivo all’introduzione dei dispositivi sicuri.

Nel documento viene suggerita una metodologia di valutazione del rischio (v.di tab.1) tratta dal “Toolkit” dell’European Biosafety Network che, come con la magnitudo R=PxD, permette di stimare il rischio espositivo considerando i parametri:

  • probabilità, relativa alla presenza di sangue in misura sufficiente a causare un’infezione;
  • frequenza di accadimento delle lesioni conseguenti all’utilizzo dello specifico dispositivo.

Il metodo permette così di individuare le misure preventive necessarie (v.di Tab. 2).

INDICAZIONI PER LE FERITE DA TAGLIO tabella 1

* la Deliberazione non riporta la nota richiamata per i dispositivi chirurgici, si riporta di seguito quella tratta dal documento tratto da “Toolkit” dell’European Biosafety Network:

Where safety devices do not exist we recommend the use of double gloving, vaccination against Hepatitis B and proper information and training for the staff (Dove non esistono dispositivi di sicurezza si consiglia l’uso di doppio guanto, la vaccinazione contro l’epatite B e la corretta informazione e formazione per il personale).

 INDICAZIONI PER LE FERITE DA TAGLIO tabella 2

Il documento fornisce anche indicazioni per la gestione delle post-esposizioni e delle profilassi: fondamentale è la tempestiva segnalazione da parte dei lavoratori di qualsiasi incidente / infortunio provocato dall’uso di oggetti taglienti o acuminati contaminati da materiale biologico.

Risulta necessario che la direzione aziendale conosca lo stato vaccinale degli operatori rispetto all’epatite B e che i medici competenti attivino le procedure per la vaccinazione dei soggetti non immuni.

Altri aspetti riportati nelle Linee guida – Indicazioni per le Ferite da Taglio, riguardano i requisiti dei dispositivi e i criteri di valutazione degli stessi (viene anche fornito un elenco non esaustivo dispositivi medici a cui si applica la Direttiva UE 2010/32/UE, ad esempio dispositivi per il prelievo di sangue, catetere endovenoso, dispositivi per iniezioni, lancette, bisturi, suture e dispositivi di cucitura, iniettori a penna…)

Vengono trattati anche gli aspetti primari di sensibilizzazione, informazione, formazione e addestramento del personale: è ormai riconosciuto e inopinabile che quando la formazione viene efficacemente erogata ne conseguono maggiori livelli di sicurezza.

Il documento si conclude con analizzare l’importanza e la necessità del monitoraggio (audit interni) e del riesame del sistema.

Per approfondire le indicazioni per le Ferite da Taglio: Deliberazione n. X/3381 del 10 aprile 2015 “Linee di indirizzo per l’attuazione del D.Lgs. 19 febbraio 2014, n. 19 recepimento della Direttiva Europea 2010/32/UE in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario”.

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