Nel 2014 sono stati registrati 1.736 lavoratori con malattie professionali asbesto-correlate e 414 casi mortali: una realtà drammatica che vede l’ INAIL promotore di un’attività di prevenzione ad ampio raggio. De Felice interviene all’assemblea della Commissione infortuni sul lavoro del Senato.
Sono 1.736 i casi di lavoratori con malattie professionali asbesto-correlate registrati nel 2014 (erano 1.907 nel 2013 e 1.726 nel 2012). In decrescita i casi mortali: dai 658 del 2012 ai 414 dello scorso anno.
De Felice ha ripercorso le attività messe in atto dall’INAIL in materia di contrasto all’amianto. A cominciare dalla pubblicazione, alla fine del 2014, del ‘manuale d’uso’ sulla “Classificazione e gestione dei rifiuti contenenti amianto”, documento che affronta in maniera approfondita e analitica tutte le principali problematiche legate alla classificazione di questi materiali altamente pericolosi.
Dopo un’approfondita disamina sui dati contenuti nel V Rapporto Renam, De Felice ha fatto riferimento a quelle che ha definito le azioni dell’ INAIL. “L’amianto è un tema ricorrente nel Piano della ricerca 2016-2018 e ha spazio nei programmi della ricerca obbligatoria. In più abbiamo un programma speciale amianto tra le ricerche discrezionali, con uno stanziamento annuo di circa un milione e mezzo di euro.”
Infine De Felice ha parlato del bando Isi 2015.
“L’avviso pubblico relativo agli incentivi economici in materia di salute e sicurezza sul lavoro porterà nel 2016 lo stanziamento di circa 83 milioni di euro per interventi di rimozione trasporto e smaltimento in discarica autorizzata dei materiali contenenti amianto”. Tra questi, ha precisato, sono ammesse anche spese relative all’acquisto di materiale sostitutivo e alla sua messa in opera.
Fonte: INAIL