Il DAE (defibrillatore semiautomatico) è un apparecchio “intelligente” che “riconosce la fibrillazione ventricolare e con uno shock elettrico la interrompe. L’apparecchio è in grado di riconoscere il ritmo defibrillabile senza possibilità di errore”. Ogni minuto che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco riduce di circa il 10% le probabilità di successo della scarica elettrica e dopo dieci minuti i danni subiti a livello cerebrale diventano irreversibili, soccorsi difficilmente arrivano entro cinque minuti dalla perdita di coscienza.
Il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante; E’ necessario inoltre formare il personale addetto: “il percorso didattico specifico può essere facilmente integrato con i corsi di formazione per addetti al Primo Soccorso, obbligatori per legge, nei quali è previsto un modulo specifico per l’emergenza e la rianimazione cardiopolmonare di 5 ore (D.M. 388/03).
Le società sportive professionistiche e dilettantistiche devono munirsi di defibrillatori e formare il personale entro il 30/6/17 (ultima proroga prevista per il decreto Balduzzi). Gli oneri sono a carico delle società, che possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo oppure accordarsi con i gestori delle strutture perché siano loro a farsene carico. Sono escluse, invece, le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio come le bocce, il biliardo, la pesca e la caccia sportive, gli sport di tiro, i giochi da tavolo e sport simili.. Costo medio circa 1000 euro.