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Esposizione a polveri di legno

legno

Il rischio cancerogeno delle polveri di legno è ormai noto da tempo.  Prima di entrare nel merito dell’argomento, vogliamo ricordare che esistono due tipologie di legni: 

solo quest’ultimi sono classificati dalle direttive europee 99/38/CE – 2004/37/CE e DLgs. 81/2008 agli art. 233-234 e nell’allegato XLII del decreto come cancerogeni certi per l’uomo.

 Le conseguenze sulla salute dovute all’esposizione a polveri di legno duro si possono distinguere in:

 Come già accennato sono generalmente tumori rari nella popolazione generale; per comprendere l’associazione tra tumore e esposizione è sufficiente comparare due dati:

 incidenza dei tumori naso-sinusali nella popolazione generale: 0,4 – 2,0 casi per 100.000 maschi

 In letteratura si segnalano anche altri fattori di rischio non professionali che possono contribuire all’insorgenza di questi tumori, come  ad esempio:

I segni che caratterizzano i tumori naso-sinuali sono: 

Poiché gli effetti cronici sono molto spesso caratterizzati da una sintomatologia asintomatica, è possibile un ritardo diagnostico, dovuto per la maggior parte delle volte a una sottovalutazione del problema sia da  parte del paziente che del medico. 

Con questo approfondimento vogliamo indicare per quanto possibile le strade migliori per la prevenzione di questi tumori.

Per diminuire l’esposizione alle polveri di legno non occorrono grandi invenzioni tecnologiche, è sufficiente : 

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