Per DPI – Dispositivo di Protezione Individuale – si intende “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.” (D. Lgs. n. 81/2008, art. 74, comma 1).
Indice
- Quando è necessario un DPI?
- Obblighi del lavoratore
- Obbligo di utilizzo dei DPI
- Obblighi del lavoratore in materia di DPI
- Sanzioni a carico del lavoratore
Quando è necessario un DPI?
I Dispositivi di Protezione Individuale rappresentano le misure di sicurezza estreme e devono essere impiegati quando tutte le altre misure organizzative e gestionali, hanno fallito o sono di impossibile attuazione.
La dotazione dei lavoratori dei DPI appropriati ai rischi individuati è un obbligo del Datore di Lavoro rimarcato dal D. Lgs 81/2008, art. 18, comma 1, lettera d), che deve: “fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale”.
L’uso dei DPI è previsto dalle norme per la sicurezza del lavoratore e devono quindi essere impiegati quando non vi sono sufficienti misure tecniche di prevenzione e i rischi non possono essere evitati.
La scelta di questi dispositivi deve tenere conto di una serie di criteri, valutati nel corso della stesura del documento di valutazione dei rischi indicati all’art. 79. Ecco quali sono gli obblighi del lavoratore nei confronti dei Dispositivi di protezione individuale.
Obblighi del lavoratore
L’obbligo per il lavoratore di indossare i DPI è stato disposto dall’art. 20 e art.78 del D. Lgs 81/08. La normativa regola la sicurezza nei luoghi di lavoro e individua nel lavoratore il soggetto che svolge un’attività lavorativa sotto dipendenza di un datore di lavoro, che può essere pubblico o privato. Il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro può riguardare anche imparare un mestiere o una professione specifica. Per poter sussistere un rapporto di dipendenza, il lavoratore, oltre a svolgere una prestazione subordinata e a rispettare le decisioni prese dal datore di lavoro, è anche obbligato ad osservare con molta rigorosità le norme che servono per proteggere e tutelare l’incolumità fisica dei dipendenti presenti nell’azienda. Il lavoratore è anche obbligato ad utilizzare le misure di prevenzione e gli strumenti che l’azienda ha messo a disposizione.
Da questo punto in poi le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro attribuiscono al lavoratore una posizione di rilievo e lo pongono come primo garante della sicurezza in azienda. Il suo operato e il suo impegno devono avere come direzione il rispetto delle modalità di svolgimento del lavoro e l’osservanza delle norme sulla prevenzione e sicurezza.
Questi due fattori attribuiscono al lavoratore un ruolo di primo piano all’interno di un’organizzazione aziendale che mette il massimo impegno nella tutela e nella protezione dei lavoratori.
Nel D. Lgs. 81/08 questi principi sono esposti con molta chiarezza, come è ben chiaro che una volta stabilite le regole dal Datore di Lavoro e aver dato tutto ciò che serve al lavoratore per l’uso del DPI questi ha piena responsabilità per eventuali azioni od omissioni.
Obbligo di utilizzo dei DPI
Per legge i DPI devono essere marcati CE, devono riportare i dati del produttore, del modello e della taglia, i simboli dei rischi da cui proteggono con il corrispettivo grado di protezione e le normative EN specifiche di riferimento.
Inoltre, i DPI devono essere adeguati ai rischi da prevenire e non devono comportare rischi maggiori, devono essere adeguati alle condizioni presenti sul luogo di lavoro, devono essere realizzati tenendo conto delle esigenze ergonomiche del lavoratore e della sua salute e devono anche poter essere adattati all’individuo in base alle sue esigenze. Per poterli utilizzare correttamente è necessario che al lavoratore sia permesso di avere una adeguata conoscenza ed uso dei DPI, che sono diversi a seconda della categoria a cui si rivolgono e possono riguardare vari settori tra cui edilizia, elettricità, falegnameria, ristorazione e molto altro. In tutti questi settori è d’obbligo l’uso dei DPI e prendersene cura rientra tra i doveri del lavoratore.
Obblighi del lavoratore in materia di DPI
Se il Datore di lavoro ha l’obbligo di fornire ai lavoratori i DPI per proteggerli da ogni rischio nei settori in cui occorrono, anche i lavoratori non sono da meno e anche loro hanno dei doveri verso le attrezzature fornite. Gli obblighi del lavoratore riguardo i Dispositivi di protezione individuale sono i seguenti:
• Frequentare, quando è necessario, il corso di formazione o addestramento relativo all’utilizzo di determinati, ad esempio DPI di III Categoria;
• Usare i DPI messi a loro disposizione nella maniera corretta e secondo le istruzioni e le procedure ricevute;
• Aver cura di mantenere i dispositivi puliti e in buone condizioni;
• Non effettuare alcuna modifica agli strumenti di propria iniziativa, in quanto non li renderebbe conformi alle norme oppure adeguati alla protezione dei rischi per cui sono stati realizzati;
• Comunicare tempestivamente al Datore di Lavoro in caso i DPI siano scaduti, presentino eventuali difetti o problematiche che ne impediscono il corretto utilizzo;
• Osservare le procedure comunicate dal Datore di Lavoro per effettuare la riconsegna;
• Si evidenzia anche eventuali sanzioni per mancato uso dei DPI;
L’osservanza dell’obbligo sull’uso dei DPI non deve essere presa mai alla leggera e, qualora, un lavoratore non ottemperi alle disposizioni aziendali sulla sicurezza può incorrere in sanzioni.
Sanzioni a carico del lavoratore
Nel caso il lavoratore non rispetti l’obbligo di usare i Dispositivi di protezione individuale sarà soggetto a sanzioni di tipo prevalentemente pecuniario, anche se per legge dovrebbero esservi anche delle pene detentive ma che comunque nella realtà non vengono mai applicate. Le sanzioni vanno da un minimo di 50 fino ad un massimo di 600€ di ammenda nel caso si tratta di gravi infrazioni.
Inoltre, in caso di rifiuto d’indossare i dispositivi personali di sicurezza anche dietro insistenza del datore di lavoro, preposto e/o figura delegata, questi può incorrere in misure severe e può anche licenziare il suo dipendente. Anche questo dettaglio è una conferma che da anni ormai i lavoratori sono sottoposti a misure di sicurezza adeguate ma occorre che anche loro collaborino per raggiungere e mantenere standard adeguati per tutelarli e proteggerli durante il lavoro.
È comunque opportuno ricordare che gli obblighi del lavoratore spesso sono condizionati dall’assenza o meno di criteri necessari che possono favorire il loro adempimento, come l’addestramento, la corretta formazione e informazione e la reale disponibilità di strumenti adeguati.
È anche vero che spesso, nella realtà quotidiana, il lavoratore viene sanzionato per non aver ottemperato all’obbligo del Dispositivi di protezione individuale con le norme in materia economica previste dall’art 59 del D. Lgs 81/08: infatti, nella maggior parte dei casi tutto le sanzioni riguardano sia il mancato utilizzo obbligatorio previsto, ma anche relative alla manomissione e/o modifiche del DPI consegnato e quindi aumentando il rischio di un infortunio o incidente.
Ciao Buongiorno,
avevo una domanda: quando il datore di lavoro consegna i dispositivi al lavoratore e il lavoratore non li usa per qualsiasi motivo, in caso di controllo se il lavoratore viene trovato senza indossare la mascherina o i guanti come funziona? La causa viene sul dipendente o sul datore di lavoro? Specifico che il datore di lavoro ha verbale della consegna dei dispositivi per ognuno dei suoi dipendenti agricoli.
Grazie.
La formalizzazione dell’avvenuta consegna dei DPI tramite un modulo è sicuramente utile a tracciare l’azione della consegna; Il datore di lavoro non deve però soltanto procurare i DPI (sulla base della valutazione dei rischi) e consegnarli al lavoratore, ha anche l’obbligo di vigilare (eventualmente tramite i preposti) che i DPI siano correttamente indossati.
Per questo motivo la responsabilità a seguito di eventuali infortuni o verifiche sarà anche del datore di lavoro, a meno che non sia in grado di dimostrare che ha messo in atto tutto quanto sopra indicato (corretta scelta del DPI, consegna e vigilanza).
Salve volevo sapere se l’azienda può obbligare ad usare un DPI non necessario e non richiesto dalla legge per il tipo di mansione richiesto? DPI che oltretutto può essere d’intralcio e causa di distrazione nello svolgimento dell’attività lavorativa.
Grazie
Buongiorno,
la normativa sulla sicurezza prevede di assegnare ai lavoratori specifici DPI se evidenziati nella valutazione dei rischi; questi DPI devono essere introdotti evitando che a loro volta generino altri rischi.
Il DPI va indossato come da indicazioni del datore di lavoro. Naturalmente il lavoratore ha il diritto/dovere di segnalare eventuali situazioni anomale al RLS o alle figure di riferimento al fine di valutare una revisione della valutazione dei rischi. Il riferimento normativo di quanto sopra esposto è il DLgs 81/08 titolo III capo II.
Cordiali Saluti.
Buongiorno,
come si deve comportare il D.l. nel caso i dipendenti non utilizzano i DPI forniti dall’azienda, procurandosi a spese proprie altri DPI?
Grazie
Buonasera, la fornitura dei DPI è un obbligo in capo al datore di lavoro e il lavoratore non può quindi sostituirsi a lui, a meno che non vi sia un preciso accordo tra le parti che preveda l’indicazione al lavoratore delle caratteristiche tecniche che il DPI deve possedere in base alla valutazione dei rischi.
Il datore di lavoro deve comunque controllare che il DPI acquistato sia corretto e in ogni caso la spesa relativa resta a carico dell’azienda. Nel momento in cui quanto sopra è disatteso, il datore di lavoro può sanzionare il lavoratore nei termini di legge sulla base del contratto di lavoro, perchè si configura un’inadempienza da parte del lavoratore stesso.
Buonasera, qualora il lavoratore a cui sono stati consegnati i dpi, ha dato le dimissioni dopo 5 gg dall’assunzione, è possibile per il datore di lavoro richiederli indietro, o rimangono in possesso al lavoratore anche se non è più dipendente?
Buongiorno,
i DPI sono a disposizione dei lavoratori ma di fatto sono di proprietà dell’azienda, quindi è lecito che ne venga richiesta la restituzione. Bisogna però tener presente che i DPI sono dispositivi personali e per una questione igienica ben difficilmente saranno riutilizzabili da altri lavoratori.
Buongiorno, il lavoratore può prendere di sua iniziativa i Dpi nel luogo dove sono conservati senza darne preventiva comunicazione al datore di lavoro o a chi ne fa le veci? Grazie.
Buongiorno,
la modalità di gestione dei DPI è in capo al datore di lavoro che decide come è meglio procedere per garantirne un uso efficace. Generalmente si concede ai lavoratori di recuperare autonomamente i DPI usa e getta mentre per quelli riutilizzabili (es. scarpe) si tende a prevedere una consegna ad personam. Resta il fatto che l’operatività va concordata tra l’azienda ed il lavoratore.
Buongiorno, si possono annoverare anche i tamponi per la rilevazione del covid tra i dpi? Grazie.
Buongiorno,
il tampone non solo non è considerabile un DPI, non è neppure uno strumento che il datore di lavoro può utilizzare per gestire l’emergenza COVID in quanto non è per lui possibile imporre o obbligare i lavoratori a sottoporsi a tampone.
Il datore di lavoro può solamente offrire su base volontaria e a sue spese la somministrazione del tampone il cui esito resta un dato di proprietà del lavoratore che può decidere liberamente se condividerne o meno l’esito.
Buongiorno.
Gradirei sottoporre un quesito importaante a tutela della mia salute.
Racconto.:
Mi trovo in servizio in una azienda ove operano circa 50 persone.
Siamo sparsi a livello di operatività come piccole squadre in gruppetti da 2/3/4/5 persone.
Vedo purtroppo che questi colleghi indossano le mascherine chirurgiche, sotto al mento, al polso, nel gomito. Rari i colleghi che la indossano correttamente ma che tuttavia, toccano continuamente all’esterno per sistemarsela correttamente. %/8 persone al massimo la usano. Le altre 40/45/ persone la usano in modo improprio. Chiarisco che le segnalazioni al capo reparto vengono fatte. Anche le segnalazioni al RLS vengono fatte. Inoltre vengono fatte segnalazioni quotidiane per persone che NON usano il braccio di aspirazione durante le operazioni di saldatura. Nessun provvedimento viene intrapreso verso queste persone. Parlo di mesi e mesi di segnalazioni verbali.
Chiedo cortesemente, come posso procedere per risolvere questo problema di omertà e quieto vivere?
Cosa devo attuare affinchè i preposti,incaricati dal datore di lavoro, procedano a tutelare la mia salute?
A chi devo rivolgermi, visto che l’andazzo permane, nessuna sanzione pecuniaria viene elevata?
Inoltre fumano di nascosto sul posto di lavoro, pochi elementi, 3/4/5 persone ed anche per queste persone, nessun provvedimento.
Chi devo avvisare affinche tutto ciò finisca con effetto immediato?
Grazie.
Buongiorno,
questi problemi devono essere segnalati preferibilmente in forma scritta al datore di lavoro che è quindi tenuto a risolverli. Suggeriamo di segnalare e chiedere riscontro in forma scritta. Se anche questa soluzione non porta risultati può procedere tramite un esposto all’ATS territoriale competente. Segnaliamo che l’esposto ad ATS solitamente non viene accettato in forma anonima. A quel punto si apre un iter in cui le autorità accerteranno le violazioni.
Una vera beffa per il lavoratore.
Non solo gli organi competenti (ASL, IdL, Spresal) non fanno controlli, limitandosi a stare rintanati nelle scartoffie dei propri uffici, non agendo neppure dietro esposti e denunce, ma addirittura sanzionano il lavoratore, anziché il datore di lavoro, per l’assenza dei DPI.
Poi non stupiamoci se la gente preferisce lavorare in nero, o se ogni giorno c’é il bollettino dei caduti sul lavoro.
Spresal e IdL non sono altro che carrozzoni burocratici intrisi di corruzione e indolenza.
Basterebbe che vi fossero dieci ispezioni al giorno in un cantiere, per far chiudere decine di attività illecite.
Invece, si sanzionano i lavoratori per l’assenza dei DPI, e il padronato ringrazia.
Buongiorno,
premesso che gli obblighi del datore di lavoro anche su questo tema sono chiari, l’obiettivo di questo approfondimento è sensibilizzare i lavoratori circa il rispetto delle regole per evitare infortuni/malattie professionali, conseguenze che ricadono direttamente su loro stessi; l’aspetto sanzionatorio, quindi, soprattutto da un lavoratore dovrebbe essere visto solo come un meccanismo persuasivo. Sicuramente una rete di controlli più capillare e organizzata favorirebbe un maggiore rispetto delle regole, concetto che però deve in primis essere insito nell’organizzazione aziendale.
Buongiorno.
Avrei una domanda: al termine del contratto di lavoro i DPI vanno riconsegnati?
Parliamo nel dettaglio di scarpe anti infortunistiche che sono state utilizzate per oltre un anno.
Buongiorno,
I DPI, pur essendo ad uso personale, rimangono un patrimonio aziendale. Pertanto è a discrezione del datore di lavoro chiederne la restituzione oppure lasciarli al lavoratore a chiusura del rapporto. L’eventuale richiesta di reso è di conseguenza legettima.
Cordiali saluti.