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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM 3 Febbraio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 Marzo scorso, è stato approvato il nuovo Modello Unico di dichiarazione Ambientale (MUD 2023).

MUD: che cos’è

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) è un modello attraverso il quale devono essere denunciati alla Camera di Commercio i rifiuti prodotti dalle attività economiche, quelli raccolti e trasportati e quelli smaltiti e avviati al recupero relativi all’anno precedente la dichiarazione.

Le tipologie di MUD

Nel MUD i rifiuti vengono raggruppati per tipologia (attraverso i codici CER), per produttore e provenienza.

Il DPCM prevede le seguenti tipologie di dichiarazione:

  • Rifiuti
  • Rifiuti semplificata
  • Imballaggi
  • RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)
  • Rifiuti urbani e raccolti in convenzione
  • Produttori di Apparecchiature elettriche ed elettroniche.

MUD 2023 – rifiuti: chi lo deve presentare

Il nuovo DPCM 3 Febbraio 2023, apporta modifiche all’elenco dei soggetti tenuti alla presentazione del “MUD – Comunicazione rifiuti” (individuati precedentemente dall’articolo 189, commi 3 e 4, del D.Lgs. 152/2006 e dal precedente DPCM 17 Dicembre 2021) che, comprende:

  • chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
  • commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
  • imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
  • imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
  • imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che hanno più di dieci dipendenti;
  • i consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;
  • i gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali.

Sono inoltre soggetti all’invio del MUD le attività che, anche avendo meno di 10 dipendenti, trattano rifiuti pericolosi.

Chi non deve presentare il MUD 2023

Sono esonerati dall’obbligo di presentare il MUD le seguenti categorie:

  • gli imprenditori agricoli con un volume di affari annuo non superiore a € 8.000,00 (articolo 2135 del Codice Civile);
  • le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi;
  • le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti;
  • le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi;
  • i produttori di rifiuti che non sono inquadrati in un’organizzazione di ente o di impresa.

Modalità di presentazione e MUD Telematico

Il MUD 2023 va presentato alla Camera di Commercio competente per territorio, ovvero a quella della Provincia in cui ha sede l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione. Per quanto riguarda le attività di solo trasporto e gli intermediari senza detenzione, il MUD va presentato alla Camera di Commercio della Provincia in cui hanno la sede legale.

Gli Enti Locali (Comune, Consorzio di Comuni o Comunità Montana) devono compilare la comunicazione in via telematica, tramite il sito www.mudtelematico.it predisposto da Unioncamere.

Scadenza Presentazione MUD

Il nuovo DPCM fissa il termine ultimo per la la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale al  8 Luglio 2023.

Comunicazione MUD semplificata

È possibile assolvere agli obblighi di comunicazione tramite la Comunicazione Rifiuti Semplificata (MUD semplificato) nel caso in cui ai dichiaranti ricorrono contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • Il dichiarante è produttore iniziale tenuto alla presentazione della dichiarazione per non più di sette rifiuti;
  • i rifiuti sono prodotti nell’unità locale cui si riferisce la dichiarazione;
  • per ogni rifiuto prodotto non utilizzano più di tre trasportatori e più di tre destinatari.

La Comunicazione Rifiuti Semplificata va compilata, firmata ed inviata via PEC in formato PDF all’indirizzo unico comunicazioneMUD@pec.it.

Alla Comunicazione devono essere allegate la copia della Sezione anagrafica firmata in modo autografo dal dichiarante, la copia dell’attestato di versamento dei diritti di segreteria alla CCIAA competente e la copia del documento di identità del sottoscrittore (non necessaria se il file PDF è firmato digitalmente).

Sanzioni

Secondo il DPCM, sono previste sanzioni per il ritardo nella presentazione del MUD o per la sua mancata, incompleta o inesatta presentazione:

  • la presentazione della Dichiarazione MUD effettuata dopo il termine previsto dalla normativa, ma entro 60 giorni dalla scadenza, comporta una sanzione da euro 26,00 a euro 160,00.
  • la presentazione successiva ai 60 giorni dalla scadenza, l’omessa dichiarazione e la dichiarazione incompleta o inesatta comportano una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000,00 euro a 10.000,00 euro.

Ecloga Italia offre supporto alla gestione degli adempimenti connessi al MUD.

Contattaci per capire se la tua Azienda è soggetta all’obbligo di presentazione del MUD.

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