Attraverso la pubblicazione di alcune guide tecniche illustrate, come questa riguardante le scale portatili, INAIL si pone l’obiettivo di informare i lavoratori circa alcuni rischi presenti nelle aree di lavoro (in particolare quelli impiegati in attività cantieristiche) riducendo al minimo i testi (peraltro multilingue) utilizzando per lo più immagini e illustrazioni.

La guida sulle scale portatili (scaricabile qui) pone l’accento su uno strumento di lavoro spesso utilizzato in maniera impropria e che per questo motivo è causa frequente di infortuni, anche gravi.

È bene ricordare infatti che le scale portatili nascono principalmente come strumento di accesso; attività continuative andrebbero gestite con l’ausilio di opere provvisionali più stabili (come ad esempio un ponte su ruote, un ponteggio, ecc) questo appunto per l’estrema instabilità che caratterizza questi strumenti.

E’ possibile utilizzare le scale portatili come posto di lavoro in quota, solo nei casi in cui l’uso di altre attrezzature di lavoro, considerate più sicure, non sia giustificato a causa del basso livello di rischio e della breve durata di impiego oppure delle caratteristiche esistenti dei siti che non possono essere modificate.

L’operatore deve inoltre:

  • utilizzare gli idonei DPI eventualmente previsti dalla valutazione dei rischi (es. elmetto, imbracatura se l’attività risulta al di sopra dei 2 metri di altezza rispetto un piano stabile);
  • essere assistito da un collega qualora la tipologia di scala portatile sia particolarmente instabile;
  • essere idoneo alle mansione;
  • accertarsi che la scala portatile sia conforme alla normativa vigente e integra.

Fonte: INAIL

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